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SECONDO Ò()5 porpora, e allora, come ho altrove osservato (Vetera Humiliat Monum. t. 3 , p. 47)ei lasciò il nome di arcivescovo di Milano, e prese quello di commendatario di quella chiesa, Io non seppi allora spiegare onde ciò avvenisse; ma un passo della serie de’ vescovi di Piacenza, poc’anzi accennata, e pubblicata dal Muratori (Script. Rer. ital. vol. 21, p. 633), mi ha poi fatto conoscere che era questo allora I’ universal costume de’ vescovi che venivan posti nel numero de’ cardinali, cioè di rinunziare alla chiesa che finallora avevan tenuta; perciocchè ivi di Branda da Castiglione, vescovo di Piacenza, così si dice: deinde assumptus est ad Cardinalatum, et renanti avit Episcopatum , quia sic moris erat, ut Cardinales, quam primum eligebantur, renuntiarent Episcopatui suo.

V. De’ gravi negozj, ne’ quali allora fu adoperato , della suprema dignità di romano pontefice a lui conferita nel concilio di Pisa a’ 26 di giugno del 1409 delle cose da lui operate nel brevissimo tempo del suo pontificato, parlan tutti gli scrittori della storia ecclesiastica, e non fa d’uopo perciò, che io mi trattenga a ragionarne. Ei morì in Bologna a’ 3 di maggio dell’anno seguente, e fu comune opinione che morisse di veleno; cosa che allor credevasi di leggeri, ogni qual volta vedeasi alcuno morire più presto che non si sarebbe pensato. Delle opere da lui composte si può vedere il catalogo presso il Cotta, e l’Argelati e il conte Mazzucchelli. Poco però se ne ha alle stampe; perciocchè oltre alcune lettere, e le Bolle da lui pubblicate nel breve suo pontificato, non veggo che