Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/421

Da Wikisource.

SECONDO 405 c trovavano in questo piissimo cardinale troppo forte ostacolo a’ lor disegni, non paghi di ristrignerne l’autorità che come a legato il papa aveagli conferita, sotto l’onorevol pretesto d’inviarlo a pacificare le turbolenze d’Italia, l’allontanarono dal concilio. Tornovvi nondimeno più volte, e sempre sostenne con invincibil fermezza le parti del romano pontefice, e con lui passò poscia a Ferrara e a Firenze, e trovossi presente al concilio ivi tenuto per la riunione de’ Greci. Finalmente, mentre accompagnava da Firenze a Roma lo stesso pontefice Eugenio IV, sorpreso da infermità in Siena, ivi santamente morì a’ 9 di maggio del 144^ e il corpo fu trasportato in Firenze e sepolto nella chiesa del suo Ordine (a). Quanto incorrotti ne fossero i costumi e quanto esimie le virtù di ogni genere, ci basti a conoscerlo la testimonianza di Poggio fiorentino, che non solo ne fece grandissimi elogi nella orazione funebre che ne recitò nell’esequie, e che abbiamo tra le sue opere, ma nel Dialogo contro gli Ipocriti citato dal Cardinal Querini (Diatr. ad Epist. Fr. Barbar, p. 242), in cui non vi ha uomo celebre per pietà a quei' tempi , che da lui non venga tacciato d’ipocrisia, ne eccettua però il Cardinal Albergati, uomo santissimo, come egli dice, che batteva il vero sentiero della virtù, che non era salito pervie torte ed. obblique a’ sommi onori, che non erasi punto (n) Merita di esser letto l’articolo clic intorno alla vita e alle onere ili questo celebre cardinale ci Ita dato il eli. conte Fantuzzi (Script, bologn t. ì t. p. 99, ec). \