Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/461

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SECONDO 4j5 scia Innocenzo Vili co’ loro Brevi gli avessero autorizzati e lodati, alcuni teologi però e alcuni canonisti erano di parere eh1 essi fossero illeciti, e che involgessero usura. Quindi dispute e scritti dall’una parte c dall1 altra. E una raccolta di questi uscì alle stampe in Cremona nel 1496- In essa si legge primieramente un opuscolo, in difesa de’ detti monti, del famoso Giovanni Nanni, ossia Annio da Viterbo domenicano , di cui direm tra gli storici. Sieguon poscia i pareri di più altri teologi, come di Domenico da Imola domenicano vescovo di Lidda, di Graziano da Brescia dell’Ordine de’ Minori, del celebre Batista mantovano carmelitano , di F. Gomez di Lisbona dell’Ordine de’ Minori, del collegio de’ teologi di Perugia e di Padova, e di Giovanni Campeggi giureconsulto, e per ultimo due Brevi il1 Innocenzo Vili a favor de’ medesimi monti. A questi monumenti favorevoli a’ monti di pietà si aggiugne un trattato di Ni e col a Bariani agostiniano e piacentino di patria contro di essi, in cui con molto calore e con qualche ingiuria contro de’ suoi avversarj si sforza di dimostrargli illeciti. E al fin di esso accenna ancora un dialogo che sullo stesso argomento avea egli scritto contro Antonio Corsetti giureconsulto , e che si ha pure alle stampe. Di questo religioso, che dagli Agostiniani conventuali passò agli Osservanti, si posson vedere altre notizie presso il conte Mazzucchelli (Scritt. ital 1. 2 , par. 1 yp. 35 7 , ec.), il quale ne annovera alcune altre opere, e quella singolarmente di’ ei pubblicò per la contesa di precedenza