Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/472

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456 LIBRO Amia di Giovanili Faliero ebbe più figli, e Fu sollevato a ragguardevoli cariche nella repubblica. Lo stesso P. degli Agostini annovera le diverse occasioni in cui Paolo fu incaricato di gravi affari: mandato nell’Istria l'anno 1451 a trattar con Cesare de’ confini; l’anno seguente a Rodi a ottenere dal gran Maestro la liberazione di Fantino Querini generale dell’armi di quella Religione, per delitti appostigli chiuso in carcere; l'anno 1459 a Borso d’Este per quistion di confini; nel 1464 a Casimiro re di Polonia e a Giorgio re di Boemia per la guerra sacra; e pel medesimo line fanno » 471 a Ferdinando re di Napoli, e poscia al pontefice Sisto IV. A queste tante e sì diverse ambasciate aggiungansi altri pubblici impieghi da lui sostenuti ne’ governi di varie città dello Stato, e ne’ magistrati della repubblica fino al terminar de’ suoi giorni, il che avvenne circa il 1482, e non si potrà a meno di non istupire che un tal uomo pensasse a scrivere latinamente contro gli Ebrei. Tale è l’opera che di lui abbiamo stampata in Padova nel 147^ e cbe è intitolata: De aeterna temporalique Christi generazione in Judaicae impugnationem perfidiae , Christianaeque Religionis gloriam diei ni s enunciatìonibus comprobata; opera lodata assai da molti a que’ tempi, e singolarmente dal Cardinal Bessarione, come pruova il P. degli Agostini, che adduce ancora le testimonianze di altri scrittori ad essa molto onorevoli. A lui ancora si dovette in gran parte, come altrove abbiamo accennato, il dono fatto dal suddetto cardinale de’ suoi libri a quella repubblica. Alcune altre operette inedite