Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/471

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SECONDO • eletto vescovo d1 Urbino. Ma essi hanno a questo luogo confuso il nostro Paolo con Gregorio che fu veramente vescovo della suddetta città. Più probabile è ciò eh1 essi aggiungono che, s’egli avesse avuta più lunga vita, sarebbe stato annoverato tra’ cardinali. Le sole dignità però, alle quali Paolo fu sollevato, furono quelle di segretario apostolico e di protonotario del numero de’ partecipanti. Io lascio di riferir gli epitafi, de’ (quali ne fu onorato il sepolcro, ed altri elogi rendutigli da parecchi scrittori di quei tempi , che si possan vedere raccolti dall’autor della Vita più volte da me mentovata, a’ quali si può aggiugnere la prefazione da Severo piacentino, monaco cisterciense e amicissimo del nostro Paolo, premessa all1 opera del Cardinalato, e una lettera di Vincenzo Mainardi da S. Gimignano dell1 Ordine de1 Predicatori , che pur le va innanzi, e che sono amendue piene di grandi elogi di questo dotto scrittore.

XXVIII. Sembra che i teologici studj sien proprj di color solamente che per professione si son consecrati alla Chiesa. Questo secolo nondimeno vide anche un patrizio veneto, adoperato in gravissimi affari della repubblica, coltivarli con grande ardore, e darne illustri pruove. Parlo di Paolo Morosini, di cui ha trattato colf ordinaria sua esattezza il P. degli Agostini (Scritt. venez. t. 2, p. 179). Era egli figlio del senator Egidio ossia Zilio Morosini , e il suddetto scrittore ne fissa la nascita circa il 1 piti. Fu allievo dell1 università di Padova, ma non curossi di riportarne Y onor della laurea. Da