Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/576

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56o LIBRO Giunfraucesco di lui nipote. Sieguono poscia un’orazione latina sulla dignità dell1 uomo, alcuni opuscoli ascetici, e otto libri di lettere a’ suoi amici, scritte però in uno stile non troppo elegante. La migliore di tutte l’opere di Giovanni sono i dodici libri contro 1 Astrologia giudiciaria , in cui egli con ragione comunemente assai sode e con molta erudizione combatte le follie di quella pretesa scienza. Lucio Sellali ti sanese, di cui diremo tra poco più a lungo, dopo la morte del Pico ne impugnò quest’opera con dieci libri eli1 ei pubblico in difesa dell’Astrologia giudiciaria , e a favor di essa parimenti stampò nel 1494,un piccol libretto Giovanni Aviosi da Ragnuolo nel Principato Ulteriore, autore ancora di qualche libro, di cui trattano il co. Mazzucchelli (Scritt. ital. t, 1, par. 1, p. i’ \) e il P. d1 Afflitto (Scritt. napol. t. 1, p. 2, ec.). Tre libri ancora egli scrisse in lingua italiana, che si hanno alle stampe, in cui, comentando una canzone del suddetto Girolamo Bcnivieni •sopra f amore platonico , tutto si avvolge fra f oscura caligine delle platoniche opinioni, e ad esse si aggiungono alcuni saggi sulla poesia latina e italiana, e alcuni versi se ne hanno pure in altre raccolte. Molte altre opere avea egli in animo di pubblicare, e ad alcune avea già posto mano , intorno alle quali parla ampiamente il più volte mentovato scrittor della Vii a. Ma tutti i disegni del Pico furono troncali dall1 immatura sua morte, la quale privò ancora le scienze del frutto molto maggiore che lor avrebbon recato gli studj di un uom sì grande in età più avanzata, e spogliato de’ pregiudizj da lui in addietro incautamente seguili.