Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/579

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SECONDO 563 (li cui diligentemente ragionano il P. degli Agostini (Scritt. venez. t. 2, p. 157, ec.) e il conte Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 2, par. 3, p. 1446)’, Paolo Barbo da Soncino dell’Ordine de’ Predicatori morto nel 1494 di cui si hanno alle stampe alcuni comenti sopra l’opere d’Aristotele e alcuni libri teologici ancora , e di cui ci danno più esatte notizie i PP. Quetif ed Echard (Script. Ord. Praed. t. 1 , p. 879) , e il suddetto conte Mazzucchelli (l. cit. t. 2 , par. 2, p. 3:u); Lorenzo Maggioli genovese, autore di un libro intitolato De gradibus rnedicinarum. e di un altro che ha per titolo: Epiphillides in Dialecticis stampato nel 1497 da Aldo Manuzio, il quale, in una sua lettera al fin del libro aggiunta, dice ch’ei fu professore di filosofia in Padova, in Ferrara ed in Pavia, e che vi ebbe a’ suoi uditori Giovanni Pico e Alberto Pio: ei morì poi in Genova nel 1501 , e fu sepolto nel chiostro di Santa Maria di Castello («); e più altri in gran numero potrei io qui venir nominando , se non temessi di recar noia a chi legge colla soverchia lunghezza. Essi, benché fossero per avventura (a) Del Maggiolo fa un onore voi elogio ne’ suoi Annali di (Genova Agostino Giustiniani, scrittore contemporaneo, dicendo: Et morì questo anno (1501) Lorenzo Magioli Medico et Philosopho eccellente, come che avesse letto più anni nei principali studii d’Italia, in Padoa , Pavia, et Ferrara; et il Gioan Pico Conte della Mirandola et Alberto Signor di Carpi C hanno avuto in prezio , et sono stati auditori delle sue lettioni: et ha lassato alquante opere in Logica, et era studioso delle lettere Greche (p.