Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/618

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6o2 LIBRO. p. 70, ed. ald. 1518), ma a lui indirizzò le sue poesie de Landibus Divini s con un endecasillabo al fin di esse aggiunto , in cui fa menzione ancor di Cicella moglie di Lorenzo: O quid conjuge dulcius venusta! Aut quid cariu* optimi» n unto! Quules sunt Miniatus et Cicella Ne parla ancor con lode Paolo Cortese nel suo dialogo degli Uomini dotti, ove afferma (De Homin. doct. p. 54) che a sì gran fama era egli giunto pel suo sapere astrologico, che a lui da ogni parte d’Italia si facea ricorso; e altrove dice (De Cardinalatu, l. 1,p. 26) ch’egli era appellalo V Ludosso Italiano; ma che ciò non ostante sarebbe stato assai povero , se il Cardinal Rafaello Riario non l’avesse ogni giorno con liberalità sostentato. Finalmente Rafaello Volterrano, poc1 anzi citato , dice ch’egli era non tanto perfetto astrologo , quanto il primo che avesse all’astrologia congiunta 1’eeganza e 1’eloquenza. XXXVT1I. Assai maggior diritto ad occupare un onorevole luogo nella Storia della Letteratura italiana ha Paolo Toscanelli astronomo veramente dotto, e che del suo sapere lasciò non dubbiosa pruova a Firenze sua patria. La memoria di questo grand’uomo, di cui appena sapevasi il nome, è stata rinnovata dal poc’anzi mentovato abate Ximenes (l. cit. p. 7 2, ec.), che assai diligentemente ne ha rischiarata la vita; e dietro lui ne ragionerò qui brevemente. Paolo figlio di maestro Domenico di Piero nacque in Firenze nell’anno 1 ^97 , e benché