Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/641

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secondo 6a5 secoli; le quali tutte doctrine quanto in lui risplendissino, manifesto lo dimostrano i libri de’ architettura, da lui divinissimamente scripti, e’ quali sono riferii d ogni doctrina ed illustrati di somma eloquentia; scripse de pictura; scripse de scolptura, el qual libro è intitolato statua. Nè solamente scripse, ma di propria mano fece, e restano nelle mani nostre commendatissime opere di pennello, scalpello, di bulino, e di getto da lui fin te. II Vasari però non crede degne di molta lode le pitture dell’Alberti, e io lascierò che di ciò decidano i maestri dell’arte, e passerò a dire per ultimo delle opere da lui composto, e delle ingegnose invenzioni da lui trovate. XL1V. Molte delle opere dell’Alberti sono state già da noi accennate, e si può vedere l’esatto catalogo che ne ha fatto il co. Mazzucchelli. Ad esso però si debbono aggiugnere quelle che noi abbiam riferite sull’autorità dell’anonimo, e alcune egloghe ed elegie, ora forse perite, delle quali parla il Landino in una sua orazione inedita citata dal canonico Bandini (ib.) Ha scritto Batista Alberti et Egloghe et Elegie tali, che in quelle molto bene osserva i pastorali costumi, et in queste è maraviglioso ad exprimere, anzi quasi dipingere tutti gli affetti et perturbationi amatorie; e finalmente la breve Storia della congiura inutilmente ordita l’anno 1453 da Stefano Porcari contro Niccolò V, che dal Muratori è stata data in luce (Script rer. ital. voi. 9.5, p. 309), ec.). La più famosa tra le opere dell’Alberti sono i dieci libri d’Architettura , opera veramente dotta e per la Tiraboschi, Voi. VII. 40