Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/655

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SECONDO 639 quelli; De saluta ribus animi gaudiis: De instituendo sapienti a animo: De tolerandis adversis: De gerendo Magistratu, justitiaque colenda: De immoderato mulierum cultu. Delle quali e di più altre opere, che ne abbiamo alle stampe, io lascio che ognun vegga le più esatte notizie presso il poc’anzi nominato scrittore. XLVIII. Tra gli scrittori di filosofia morale dee aver luogo ancora il celebre Gioviano Pontano. Ma di lui ci riserbiamo a dir fra’ poeti. Qui ripeterem solamente che gli opuscoli morali da lui composti, che formano il primo tomo dell1 Opere di questo insigne scrittore dell’edizione di Basilea del 1538, oltre all’essere scritti con molta eleganza , ci offrono ancora il primo esempio di una maniera di filosofare libera e spregiudicata, che superando i volgar pregiudizj siegua unicamente il lume della ragione e del vero. Il ch. abate Draghetti, nella prima delle eleganti ed ingegnose sue dissertazioni psicologiche stampata in Milano nel 1771, ha osservato (Psycol. Spec. pars 1, p. 37) che il Pontano è stato il primo (’) a proporre il si(*) Fra gli scrittori di filosofia morale del xv secolo non doveasi dimenticare Diomede Caraffa conte di Maddaloni, uomo per sapere non meno, che per senno famoso , di cui copiose notizie si posson vedere nella Storia di quella nobil famiglia scritta dall’Aid ima ri. Di lui abbiamo alle stampe 1 operu ile Re genti s et boni Principis officiis da lui scritta in italiano ad istanza di Eleonora di Aragona duchessa di Ferrara , e tradotta poi in latino da Battista Guarino. Essa però non fu stampata che nel 1668 in Napoli , e ciò non ostante ne è