Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/68

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5a LIBRO XIli. Pietro figliuol di Cosimo, e stato già scolaro di Francesco Filelfo (Phileph. l. 6, ep. 45), come non fu uguale al padre in virtù ed in senno , così minor lode ottenne ancora nella protezione delle lettere. Nondimeno Giovanni Corsi, che l’anno 1506 scrisse la Vita di Marsilio Ficino, pubblicata non ha molto dal sopraddetto ch. canonico Bandini, racconta (p. 24) di’ ei dilettavasi molto di udire da Marsilio i sentimenti e le massime della platonica filosofia, e che esortollo a pubblicare tradotte in latino le opere di quell1 insigne filosofo, e insieme a spiegarle a pubblica utilità dalla cattedra. Inoltre mentre ancora vivea Cosimo, troviam memoria in un monumento, pubblicato dal dott. Lami (Cat Bibl. riccard, p. 11), dii un combattimento letterario che, per opera di Pietro de’ Medici e di Battista degli Alberti, si fece in Firenze l’anno 144T? e c^,e Per esscr l’unico saggio che mi sia accaduto di ritrovare di tali combattimenti, parmi degno d1 esser qui riferito. Havea la Città di Firenze più anni continovamente ricevuto assai passioni e molestie per le continua guerre avute con Filippo Maria Duca di Milano , e di quelle non e, a ancora del tutto fu ore. quando per consolazione degli animi afflitti Messer Battista degli Alberti, e Piero di Cosimo de’ Medici huomini prudenti , amatori, e esaltatori di Ila lor patria, messo innanzi a provvidi Uficiali dello studio, che in quel tempo erano, che dovessin far bandire , che qualunque studioso volesse suo ingegno operare volgarmente in qualunque genere di versi nel trattare della vera amicizia, quelli