Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/106

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■j48 unno • il Facciolati clic più altri ancora ne annovera (l. cit. p. 31, 42 44 j 4Si, cc.).

VI. Un cenno solo fa il Panciroli di Jacopo Isolani (c. 87), che fu poi cardinale. Ei fu nondimeno uno de’ più famosi giureconsulti di questi tempi, e degno è perciò, che con qualche diligenza ne ricerchiam le memorie. Ne abbiam già la Vita scritta dal P. D. Celestino Petracchi, e pubblicata nei Miscellanei di Lucca (t. 1, p. 177, ec.). Ma essa sembrerà forse ad alcuni più lunga che esatta. E certo molte cose vi sono omesse, che son necessarie a formare una compita storia di questo celebre cardinale, ed altre non si veggono rischiarate abbastanza. Ei ne fissa la nascita circa il 1360, e così affermasi ancora dal Ghirardacci (Stor. di Bol. t 2, p. 250). Ei fu figliuol di Giovanni di Mengolo onorato di ragguardevoli cariche in Bologna sua patria. E io penso che debba qui correggersi il Ghirardacci, il quale distingue Giovanni di Mengolo da Giovanni di Domenico, e del primo dice (l. cit. p. 413) che fu decapitato in Bologna l’an 1389), perchè reo di un trattato segretamente ordito per dar la città a Giangaleazzo Visconti; dell’altro, che secondo lui fu il padre di Jacopo, narra nell’anno stesso la morte, come avvenuta naturalmente (ib. p. 434)- Or negli Annali di Bologna del Borselli abbiamo che Jacopo fu figliuolo di quel Giovanni di Mengolo decapitato: Patrem habuit nomine Johannem filium Mengoli de Isolanis, qui propter quandam proditionem. quam feciebat contra Bononiam pro Vicecomitibus de Mediolano, Bononiae capite punitus est (Script. rer. ital.