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SECOMIO 777 due Rnfaelli, il Raimondi e il Fulgosio, e Paolo di Castro, e in Perugia Onofrio Bartolini. Presa in Bologna la laurea nel 1442 cominciò a sostenere la carica di assessore in Perugia, in Roma e in Città di Castello; fu poscia luogotenente del senatore nella stessa città di Roma , indi questore o collaterale in Norcia nell’Umbria. Ma qui ei trovossi a un pericoloso cimento. Perciocchè accusato di aver male amministrata la giustizia, e chiuso perciò in prigione, sarebbe forse stato decapitato, se i collegi tutti dei giureconsulti italiani non si fossero per lui interposti. Uscito adunque di carcere, volle far pruova se le cattedre fossero per lui più felici che i tribunali. Passò pertanto a Ferrara, ed ivi lesse pubblicamente le Istituzioni di Giustiniano; poscia fu professore delle medesime in Bologna, ove sicuri monumenti cel mostrano negli anni 1438, 144!j *443- Tornò indi a Ferrara nel 1445 e benchè ivi signoreggiasse allora Leonello, ei nondimeno sembra riconoscer da Borso la sua venuta a quella città. Egli era ivi ancora nel 1450, come vedesi in un catalogo pubblicato dal Borsetti Hist. Gymn. Ferr. t. 1, p. 56), cui vi si aggiugne lo stipendio di lire 225. Ma in quello dello stesso anno, che si conserva ancora negli Atti della Computisteria di Ferrara, di cui tengo copia, lo stipendio è di mille lire. Io debbo aggiugnere ancora che nel 145i panni eli ei fosse, non so per qual motivo, in Milano, e lo raccolgo da una lettera a lui scritta da Francesco Filelfo (l. 9, ep. 11), in cui lo ringrazia che abbia parlato a Cicco Simonetta per ottenergli il