Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/233

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SECONDO vano al Reggimento. Perciò il pontefice, dopo aver lodato l’oratore, temendo che non fosse per venirgliene qualche danno, seco il condusse a Mantova. Dopo il qual fatto soggiugne l’Annalista: Iste Dominus Bornius Socrati Philosopho valile similisfitti (Script. rer. ital. vol. 23, p. 891)’. Questo fatto si narra ancora dallo stesso pontefice Pio II ne’ suoi Comentarj al detto anno, ed ivi loda l’erudizione e l’eloquenza dell’oratore non meno che la soavità della voce. Par nondimeno che Bornio tornasse poi in Bologna 5 perchè, secondo l’Alidosi (Dott. bologn. di Legge, ec. p. 48), ivi morì, non sappiamo di qual anno, e fu sepolto in S. Francesco. Negli stessi Annali si fa onorevol menzione di Alberto Cattani bolognese. Egli era professore in Siena, quando l’anno 1458 i Bolognesi gli comandaron di far ritorno alla patria (l ciL p. 897), ove fu uno de’ XVI reggenti, e con questo carattere inviato nel 1471 a Ferrara a trattar di pace col duca Borso (ib. p. 898). Ei morì nel 1477, e ordinò nel suo testamento che non si usasse alcuna pompa nel seppellirlo j e a questo luogo egli è detto dall’Annalista Jurisconsultus. Eques, et Patritius (ib. p. 901). Antonio Corsetti siciliano professore in Padova per molti anni circa il 1489 giunse ad aver lo stipendio di 500 ducati, pruova della non ordinaria stima in cui egli era (Facciol. Fasti Gymn. pat. pars 2, p. 62). Di lui e delle opere da lui composte parla il Fabricio (Bibl. med. et inf. Latin, t. 1, p. i 23 , ec.), e più lungamente il Mongitore (Bibl. sicula, t. 1, p. 60). L’Argelati tra’ giureconsulti milanesi annovera