Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/250

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893 LIBRO Facciola ti (l.c.p.3i, 3y), e Giovanni cl’Amgni uomo celebre per sapere ugualmente che per pietà, professore per molti anni in Bologna. poscia arcidiacono di quella chiesa, c morto nel 14^7? di cui più altre notizie si posson vedere presso il co. Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 1, par. 2 , p. 65G, ec.) (a). Due cose sole da lui ommesse aggiugnerò io qui intorno a Giovanni, tratte dagli Annali bolognesi del Borselli. La prima si è che l’anno 1443 sollevatosi il popolo in Bologna contro Francesco Piccinino che avea fatto prigione Annibale Bentivoglio, Giovanni , deposta la dottoral toga , prese le armi, e fu uno de’ più coraggiosi in quella impresa (Script. Rer. ital vol. 23, p. 879). L’altra si è l’elogio che il detto autore ne fa all’occasione di narrarne la morte, ove dice ch’egli ancor vivo distribuì tutti i suoi beni in sollievo de’ poveri: che fatto prete, fu di grande aiuto a quella città colle sue lezioni, co’ suoi consigli e colle buone sue opere; e che da tutti e singolarmente da’ poveri ne fu pianta la morte (ib. p. 890). Il che pure si accenna nella Cronaca di F. Bartolommeo dalla Pugliola (ib. vol. 18, p. 724), ove si aggiugne ch’ei morì a’ 17 di gennajo. Nomina qui per ultimo ilPauciroli Lanfranco da Oriano bresciano professore in Padova circa il 1457 (Facciol. l.c.p. 48); e Giovanni Zani bolognese professore in patria verso il 1436. La maggior parte de’ quai canonisti (Aliti. Doti. (a) Assai p ii esatte son le notizie che intorno alla vita e alle opere di Giovanni (1 Anngm ci ha poserà «late il eh co. Faoturzi (Scritt. bologn. t. 1. p.). %