Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/338

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980 unno alcuni errori de’ primi. Ma ancor più dili. gente è la Vita che, dopo essi, ne ha pubblicata il sig. Valentino Barcellona (Opusc, d AUt. sic il. l. ri, p. '75, ec), traendola dalle: stesse opere inedite del Ranzano, ch’ei viene fedelmente allegando per pruova di mano in. mano. Palermo fu la patria di Pietro, che ivi nacque nel 1428. Dopo aver appresi i primi elementi da Antonio Casarino professor celebre in quella città, recossi ancor giovinetto insiem con Teodoro Gaza a Pisa, e poscia; Firenze, ove ebbe a maestro il famoso Carlo Marsuppini. Passò indi a Perugia alla scuola di Tommaso Pontano, e ivi l’an 1441 conobbe Ciriaco d’Ancona. Due anni appresso si trasferì all’università di Pavia, ove allora teneva scuola Apollinare Offredi filosofo à que’ tempi rinomatissimo. Così dopo aver vedute le più illustri università italiane, e dopo aver dati in esse felicissimi saggi del suo ingegno, tornò a Palermo, ove in età di circa sedici anni entrò nell1 Ordine de1 Predicatori. Dopo qualche anno fu da’ suoi superiori mandato di nuovo a diverse scuole d’Italia; ed egli in Pisa, in Pistoia, in Firenze, in Roma e in altre città continuò per circa sette anni i suoi studj, e in amicizia si strinse con molti de’ più celebri letterati di quel secolo, de’ quali egli stesso fece menzione nella sua Storia. E narra fra le altre cose di se medesimo, che Lorenzo Valla, avendo allora intrapresa la traduzion di Tucidide, gliela veniva successivamente mostrando, perchè egli la rivedesse; il che ci mostra ch’era