Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/396

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lo38 LIBRO .suddetta «li Pisa, scritta da Gino (-apponi insieme co’ Cemental i delle cose accadute dui 14 19 lino al 145(5, scritti da Neri figliuolo di Gino tutte le (quali opere han veduta la luce per opera del Muratori, che vi ha ancora premesse erudite notizie de’ loro autori (ib. vol. 18, p. 1099) e gli Annali di Bartolommeo Fonti più volte da noi mentovati, e quelli di Pietro Minerbetti dal 1285 fino al 1487 scritti in lingua italiana, e pubblicati non ha molto in Firenze (Script. rer. ital. flor. t. 3) e la Storia della guerra de’ Fiorentini contro Volterra nel 1472 scritta da Antonio Ivano da Sarzana cancelliere della stessa città di Volterra, come pruova il Muratori che 1? ha pubblicata (Script rer. ital. vol. 23, p. 1), e autore innoltre di un Compendio della Descrizione di Roma di Biondo Flavio, che conservasi alla Laurenziana (Band. Cat. Codd. lat. Bibl. Laur. t. 2, p. 29), e grande amico di Marsiglio Ficino, di cui abbiamo quattro lettere ad esso scritte (Ficin. Op. t. 1, p. 778, -84, 806, 843) la Cronaca di Buonaccorso Pitti dal 1412 fino al 1430, in cui molto egli parla di sè medesimo, e che dal Manni è stata data alla luce nel 1720. Dovrebbe qui aver luogo Bernardo Ruccellai, di cui abbiamo la Storia della Guerra Pisana , e quella della venuta di Carlo VIII in Italia, stampata l’anno 1733 colla data di Londra, oltre alcune altre che si conservano manoscritte. Ma di questo veramente colto ed elegante scrittore abbiam già raccolte quelle notizie al principio di questo capo, che ci è avvenuto di rinvenire. Per questa ragion medesima lascerem qui di parlare di Lorenzo I