Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/401

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TERZO IO|3 pregi insieme e i difetti di questa Storia, e avverte che un’altra operetta pubblicata dal medesimo Muratori (l. cit. voi 2.41 P- ‘1, e da lui attribuita al Sanudo, in cui si uarran le cose della Repubblica degli ultimi sei anni di questo secolo, è probabilmente di altro autore. Di Giovanni Bembo, che fiorì verso il principio del secolo xvi, abbiamo nella raccolta del Muratori (vol 12 , p. 515) un frammento di Cronaca dal 1382 fino al 1410, ed esso sembra stralciato da altra più grande opera del medesimo autore , la qual però non è noto ove conservisi (Foscarini, p. 156, ec.). Della Cronaca di Andrea Navagero pubblicata pure dal Muratori (vol 23, p. 924) parleremo nella storia del secol seguente, a cui più propriamente appartiene. E frattanto lasciando questi e più altri scrittori di Cronache, di Giornali, di Memorie appartenenti alla storia veneziana, de’ quali si posson vederle notizie presso il soprallodato Foscarini, passeremo a dire di quelli che delle vicende e delle imprese de’ Veneziani presero a formare un seguito corpo di storia.

XXXVII. Fin dal principio di questo secolo cominciarono i Veneziani a bramare che, invece di sterili e rozze cronache, qualche dotto scrittore prendesse a ricercare con diligenza e a descrivere con eleganza l’origine e le cose più memorabili della loro Repubblica. Pierpaolo Vergerio, di cui diremo fra poco , a richiesta di uno di essi scrisse un opuscolo, ora smarrito , intorno all’origine di Venezia, come pruova il Foscarini (l. cit. p. 227). Lodovico Foscarini dottissimo patrizio, da noi mentovato altre