Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/428

Da Wikisource.

IO7O LIBRO Mediolanensis, dice egli (De Viri; ill p.), ex 1). Augustini Online inter Philosophas ac Theologos clarus Senis et. alibi Philosophiam professus est. Studia quoque humanitatis coluit, historiam sui temporis scripsit, in qua, quae sua aetate contigerint, annotavit. Volumen praeterea de verborum latinorum interpretatione haud parvum reliquit. Inter Oratores non multo minor quam inter Philosophos judicatus ex praedicationibus quoque magnam laudem promeruit. Ei non debb’essere diverso da quell’Andrea da Milano deir Ordine Eremitano, che dall1 Alidosi si dice (Dott. forest. p. 4) professore in Bologna di rettorica e di filosofia naturale e morale dall’anno 1423 fino al 1429, laureato ivi in teologia e ascritto a quel collegio, peritissimo nella lingua greca, e soprannomato un altro Dottore Angelico. L’Argelati aggiugne (Bibl Script, mediol, t. 1, pars 2, p. 159) el11 ei fu reggente nel suo convento di S. Marco in Milano l’anno 1432, il che è assai più probabile che ciò ch’ei segue, dicendo cioè che nell1 anno 1434 intervenne al concilio di Firenze; perciocchè nè in quell1 anno avea ancora avuto principio il detto concilio, e quand’esso fu adunato, il Biglia più non viveva. Ma anche la reggenza in Milano nel detto anno parmi dubbiosa; perciocchè il P. Gandolfi nell1 anno stesso il dice reggente in Bologna (De CC Script. August. p. 60). Secondo la comune opinione ei morì l’an 1435 in Siena, essendo ivi vicario provinciale. Benchè alcuni il dicano morto assai vecchio, parmi nondimeno più verisimile ch’ei morisse in età giovanile, sì perché,