Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/447

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TERZO 1 o8() ebbe col Poliziano. Questi ne’ suoi Miscellanei avea lodato il Merula antiponendolo apertamente al Calderini, ma insieme in alcune cose aveane combattuto il parere. Il vedersi antiposto al suo odioso rivale non ebbe tal forza, che maggior dispiacere non provasse il Merula in vedersi combattuto dal Poliziano. Contro di lui adunque si volse, e corser su ciò tra essi più lettere, le quali tra quelle del Poliziano sono stampate { l. 11, ep. 1, 2). Esse non son certamente molto onorevoli al Merula, il qual ci si scuopre pieno di ambizion letteraria , e ardito disprezzatore di un uom sì dotto, qual era il Poliziano. Questi al contrario sembra un gigante, il qual si ride di un cagnolino che gli si scaglia contro inutilmente abbaiando. Jacopo Antiquario e Lodovico il Moro si adoperarono invano a sopir tal contesa, la quale non ebbe fine che colla morte del Merula avvenuta nel marzo del 1 4sj4* Q,iesl- vicino a morire mostrò desiderio di riconciliarsi col suo avversario, e ordinò che si cancellasse da’ suoi seri Iti letteraria accusa, tacciandolo di aver nominata barbaro ritrovato la stampa (I/ut. de l1 lniprùn. p. cjo) , e 1« stesso avea poscia asserito anche M« Mercier (Sappi, à I Hist de rimprim. p. t)0)..’a questo secondo esatto e sincero scrittore lia poscia avvertito die non sono state ben intese le parole del Merula nella prefa rione adì Scrittori d’Agricoltura da lui pubblicali, e eh’egli detesta solamente 1 abuso e la temerità di alcuni, i quali facevano edizioni guaste c corrotte (Lei’ere à tura. le.* A ut e tir x du Jotirn. des Stivarti , p. 8). Pareva di fatto impossibile che uno il quale si grand’uso avea fatto della stampa, Volesse contro esa si duramente scagliarsi.