Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/563

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TERZO | 2o5 scriveva: Costantinus, dice egli, (Comm. Urbana, l. 21), patria Costantinopolitanus Messanae docuit, ubi jam senex proximis annis extinctus est. Oltre la Gramatica greca, già mentovata, si hanno ancora di lui alcune altre operette, parte stampate, parte inedite (*), intorno alle quali si può vedere il Boernero y ed il eli. abate Zaccaria, che di questo Greco ancora e delle opere da lui composte ha esattamente trattato (Bibl. di Slor. letler. t. 3, par. 2, p. 4^9). Io accennerò solamente i due opuscoli intorno a’ siciliani e a’ calabresi scrittori greci pubblicati prima dal Maurolico l’anno 1562, poscia più altre volle. Il primo di essi è stato di nuovo dato alla luce con più correzioni e giunte l’anno 1^56 dal sopradelto P. Amico, che si è giovato di un antico codice da lui ritrovato (l. cit.), e poscia un1 altra volta insiem col secondo dal sopraccitato abate Zaccaria (l. cit. p! 4 * 7 ec.) (a). (*.) Moltissimi sono i codici scritti per mano di Costantino Lascari, alcuni de’ quali contengono opere di lui stesso che si conservano nella real biblioteca di Madrid , come si può vedere nell’esattissimo Catalogo, pieno di belle e diligenti ricerche, che ne ha pubblicato il dottiss. sig. don Giovanni Iriarte. Alcune lettere greche del Lascari ha pubblicate fra le altre cose quell’erudito scrittore (t. 1, p. 290, ec.), dirette a’ suoi amici, e tra essi a Giorgio Valla, a Teodoro Gaza, al Cardinal Bessarione , a Giovanni Lascari suo fratello, ec. (i) A? professori greci venuti in Italia deesi aggiugnere ancora Manuello Moscopulo, di cui il Lascari nel passo poc* anzi prodotto dice che venne a Milano sotto il duca Francesco Sforza. Alcuni opuscoli greci se ne citano dall’eruditissimo Iriarte, i cui codici trovausi