Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/71

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SECONDO 7 13 sludi tra le mura della sua patria, poscia, se crediamo al Gaurico (Tract. Astrolog. p. 58 vers.), passò a Parigi, e ivi li continuò per tre anni. Presa la laurea, non sappiam dove, cominciò in età di soli ventidue anni, cioè l’anno 1485, a leggere filosofia e poi medicina in Bologna, e proseguì in questo impiego per oltre a vent’anni, finchè l’anno 1506 fu chiamato all’università di Padova. Così il co. Mazzucchelli seguendo P Alidosi. E quanto al recarsi eh’ ci fece a Padova nel 1506, in ciò essi concordano cogli storici di quella università, e col Facciolati singolarmente, che aggiugne (Fasti Gymn. pat. pars 2, p. 112) ancor lo stipendio di 250 ducati, che gli fu assegnato. Ma questi aggiugne che ventidue anni innanzi, cioè fin dal 1484 egli era stato ivi professore straordinario di filosofia; anzi altrove afferma (ib. p. 108) che ivi era tuttora l’anno 1488, quando fu colà condotto Pietro Pomponazzi, perchè gli fosse antagonista. Io non ho lumi bastevoli per decidere se maggior fede si debba agli scrittori padovani, ovvero a’ bolognesi (a). (a) Le notizie che dell’Achillini ci ha date il ch. signor conte Fantuzzi (Scritt. bologn. t. 1 , p. 50, ec.) sembrano assicurarci ch’ei sempre soggiornasse in Lo» logon tino al 1506, e che allora solamente ei si trasferisse a Padova, forse all’occasione della caduta de’ Bentivogli. Al catalogo ch’egli ci ha dato dell’opere dell’Achillini conviene aggiugnere che per mezzo di lui furono pubblicati i Comenti del celebre Egidio Romano sopra la rettorica d’Aristotele, stampati in Venezia nel 1515, a’ quali si premette una lettera dell* Adulimi j e questa edizione , che sembra indicarcelo ancor