Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/88

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73o LIBRO (Supplém. p. 3), e perciò ancora passerò sotto silenzio i due gravissimi anacronismi da lui commessi e poi ritrattati nel fissare l’età di Alessandro d’Afrodisia e di Egidio Colonna (Hist t 1, p. 257; t. 5, p. 588; t. 9, supplem. p. 3) al principio del secolo xvi. Ei parla qui ancora di Rolando Cappelluti (t. 1, p. 243), che non è altri che quel Rolando da Piacenza da noi mentovato nella storia del secolo XIII, e lo stesso M. Portal mostra di dubitarne. Io non so chi sia quell’Antonio Leone veneziano, ch’ei dice (ib.p. 245) vissuto a’ tempi di Federigo III, di Massimiliano I e di Alessandro VIj nè trovo chi ce ne dia alcuna distinta notizia. Jacopo da Forlì da lui dicesi morto nel 1439) (ib. p. 239)) Ma noi già abbiamo mostrato (t. 5, p. 241, ec.) ch’ei morì circa il 1413. Le quali inesattezze troppo più spesso s’incontrano, che non sarebbe a bramare, in un’opera la quale io odo encomiarsi assai da alcuni intendenti in medicina , come assai utile agli studiosi di quella scienza. Lasciando dunque in disparte que’ che non appartengono a questo secolo, aggiugnerò alcuni chirurghi, e uno principalmente da M. Portal nominato, cioè Leonardo Bertapaglia, acciocchè alla storia della medicina congiungasi quella ancora della chinirgia.

XXIV. Di Leonardo ragionano gli scrittori tutti dell’università di Padova, e singolarmente il Facciolati (Fasti Gymn. pat. pars 2, p. 193), e dopo essi il co. Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 2 , par. 2, p. 1023). Ma le lor notizie a ciò sol si riducono, ch’egli fu professore di chirurgia