Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/114

Da Wikisource.

i3a8 LIBRO pose a Mantova quasi all improviso. E lo stesso Poliziano in una sua lettera a Carlo Canale, con cui gli manda il suo Orfeo, e che va annessa alla detta edizione e ad altre posteriori: la fabula di Orpheo, la quale ad requisitione del nostro Reverendiss. Cardinale Mantuano in tempo di duo giorni intra continui tumulti... havevo composta. Ma quando precisamente ciò avvenisse, non è facile a stabilire. Il chiarissimo signor abate Bel tinelli crede probabile (Delle Lett, e delle Arti mantov. p. 3 {) che Y Orfeo fosse rappresentato nel 1.^72, quando, secondo gli storici mantovani, il cardinale fece il solenne ingresso in Mantova sua patria, e seco condusse fra gli altri i due Pichi della Mirandola, Galeotto e Giovanni. Ma Giovanni Pico nato nel 1463 non avea allora che 9 anni di età, e non parmi perciò verisimile ch ei venisse in quell’ anno a Mantova. Innoltre il Poliziano allor non contava che diciott’otto anni; e comunque sia celebre il saper giovanile del Poliziano, appena sembra credibile che in sì tenera età ei potesse esser trascelto a comporre un’azion teatrale, e che sì felicemente vi riuscisse. Aggiungasi che il Sarti, nella dedica or mentovata, parlando delle Stanze per la giostra di Giuliano de’ Medici, dice che il Poliziano le scrisse nella sua prima adolescentia, il che non dice dell’ Orfeo. E il Poliziano medesimo, nella lettera sopraccitata al Canale, adduce bensì a scusare i difetti del suo componimento la fretta con cui lo scrisse, ma non età giovanile in cui allora egli fosse. Quindi io inclino a credere che di qualche anno delibasi