Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/139

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TERZO i353 figliuol di Guarino, che furono stampate-in Modena nel 1496; ma esse però non son ancora si terse, che non si vegga la rozzezza del secolo. I primi tra’ Ferraresi a cui possa con qualche ragione concedersi il titol di colti ed eleganti poeti, sono i due Strozzi, Tito Vespasiano il padre ed Ercole il figlio, de quali perciò ci conviene di far qui distinta menzione (*). Vili. L’illustre famiglia degli Strozzi ferraresi discende da quella de’ Fiorentini; perciocché Nanne o Giovanni Strozzi, padre di Tito Vespasiano, fa il primo di quella famiglia che da Firenze passasse a Ferrara in età ancor tenera a’ servigi del marchese Niccolò ìli. Così ci assicura il medesimo Tito nell’elegia in lode della stessa città di Firenze: Hic tenero Nannes majorum hauti degener actis Vagitus priuios edidit ore pater. Atque ita Ferrariam vix pubescenti bus atmis Nicoleo Estensi regna tenente petit. Carm. p. 1-15, ed. Aid. 1513. Leggiamo in fatti negli Annali del Delaito (Script. Ber. ital. voi. 18, p. 9G3), che l’anno 14o t (*) Di Tito Vespasiano Strozzi ragiona a lungo e assai minutamente il ch. dott Barotti (t. 1, p. 109, ec.), che annovera i diversi impieghi e le onorevoli cariche che a lui furono conferite, e ne fissa la morte o al fine d'agosto, o al principio di settembre del 1505. Alla Vita del padre soggiunge quella del figlio Ercole, di cui noi pure qui ragioniamo, e di lui ancora ci somministra esatte e distinte notizie. TlUAROSCUI, Fol. IX. <)