Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/168

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l38a LIBRO italiane che latine che ne abbiamo alle stampe. La prima edizione delle italiane fu fatta in Venezia nel 1500, e più altre poscia ne vennero appresso, oltre alcune altre rime che sono state separatamente stampate. Le poesie latine furon pubblicate in Brescia nel ì-iyj)- Altre poscia ne uscirono, e quelle singolarmente in lode de’ conti della Somaglia stampate nella stessa città l’anno i5oa. l)i qual merito esse siano, fabbinili poc’ anzi udito dal sopraccitato Giraldi; il quale giustamente riflette che molto son esse lontane da quella eleganza che da un poeta di tanto ingegno sembrava doversi aspettare. Dalle due lettere poc’ anzi citate raccogliesi che il Sassi avea ancora scritta la Vita di S. Geminiano, che dal Cortese è celebrata con molte lodi; ma convien dire ch’essa siasi smarrita. XVII. Sembrerà forse ch’ io mi sia trattenuto più che non facea d’uopo nel ragionar de’ poeti che vissero in Ferrara e in Modena, e in altre città de’ dominj Estensi. Ma spero che niuno mi ascriverà a delitto, se più volentieri ragiono di ciò che la riconoscenza e l’ ossequio mi dee rendere più caro. Or questo gran numero di poeti latini, che noi ritroviamo in queste provincie, la maggior parte dei’ quali vissero a’ tempi del duca Ercole I, e molti provarono gli effetti della liberalità di esso, può aver qualche forza, s’io mal non avviso, a rendere almeno dubbioso ciò che abbiamo udito narrarsi da Paolo Giovio nel ragionare del Collenuccio, cioè ch Ercole non sapea di latino. Perciocchè non è in alcun modo probabile che tanti gli offerissero le lor latine poesie,