Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/17

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rtnzo,ia3i inedite di questo poeta si raucoglie ch’egli vivea a tempi di Martino V e di Eugenio IV. ,Al medesimo tempo visse Tommaso Cambiatore reggiano, che tradusse in terza rima l'Eneide di Virgilio, in maniera però sì poco felice, ch essendo questa versione venuta alle mani di Gianpaolo Vasio, questi la ripulì, la corresse, e in gran parte ancor la rifece; e pubblicolla la prima volta in Venezia nel 1532, avvertendo ch'ella era opera del Cambiatore, di cui ivi racconta che nel 1430 fu coronato poeta in Parma (a). Intorno a questa versione veggasi Apostolo Zeno che dà al Vasio la taccia di plagiario, e avverte che il Cambiatore fu coronato non nel i43o, ma a’6 di maggio del i43a (Note al Fonlan. t. i, p. 276); e veggasi ancora ciò che a difesa del Vasio ha scritto il P. Paitoni (Rihl. de Volgarizz. t \, p. 164, ec.) {b). Il Cambiatore era amico di (a) Questa traduzione dell" Eneide mi dà occasione di ricordarne un’ altra fatta in questo secol medesimo de’ Distici morali attribuiti a Catone, tradotti, o anzi parafrasati assai rozzamente in sesta rima, e in que versi che furon poi detti martelliani. Il ch. sig. Vincenzo Malacarne me ne ha additata un antica edizione, ma senza data, a cui vanno annessi il trattato di Bartolo de Tabellionibus e l’opera delle Cose mirabili di Solino. Il titolo è: Ine'pii Liber Calori's in vulgares rigmos (sic) tramlatus a Domino Castellucio de Campania milite. Gli eruditi napoletani, a’ quali par che appartenga questo (finora sconosciuto scrittore, potran forse darcene più copiose notizie. b) Intorno alla taccia di plagiario che il Zeno ha apposta al Vasio, si è parlato più a lungo nella Biblioteca modenese (t. 1, p. 336), ove si canche mostrato