Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/190

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l4°4 LIBRO que’ tempi si pubblicarono in Trevigi, e a quella di Plinio l'alta nel i 479 premise un’ apologia di quel dotto scrittore. Più d’ogni cosa però sembra ch’ei si dilettasse di poesia latina, diche ci fan fede i venti libri di versi di varie maniere, che si conservano manoscritti presso la famiglia Soderini patrizia veneziana, e dei’ quali solo qualche piccola parte ha veduta la luce. Il saggio che ne abbiamo, cel mostra poeta men colto dell’Augurello, di cui era amicissimo. E nondimeno egli ottenne dall’imp Federigo III l’onore della corona d’alloro; il qual non troviamo che all’ Augurello venisse conferito. Ei fu esposto a diverse vicende, ed ebbe a sott’erire non pochi disastri, annoverato perciò da Pierio Valeriano tra’ letterati infelici. Morì finalmente in Trevigi a’ 23 di settembre del 1517; e si posson vedere presso i detti scrittori così le iscrizioni che ne furono poste al sepolcro, come più altre notizie intorno a questo poeta, e alle opere da lui composte (*). XXIll. Lo stesso onore della corona poetica ebbe Elio Quinzio Emiliano Cimbriaco, col qual nome secondo il costume di quell’ età volle esser chiamato Giovanni Stefano Emiliano natio di Vicenza. Il ch. sig. Liruti, il quale pel lungo soggiorno dal Cimbriaco fatto nel Friuli gli ha dato luogo tra gli scrittori di quella provincia (*) Molte esatte e minute notizie intorno alle vite e alle opere di Girolamo liologni e di Bernardino di lui fratello, e di Giulio e di Ottavio figliuoli di Girolamo « Iie liiton parimenti poeti, si posson vedere nel Catalogo de’ ÌNISS. di. S. Michele di Murano, ove assai lungamente se ne ragiona (p. 156, ec.).