Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/195

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TF11ZO 1^09 habuit. (Script. Ber. Uni. mi. a3, ».,83) (a). £gli era maggior di Paolo suo fratello, e questi dice di se medesimo, ch essendo ancora fanciullo, Alessandro solea condurlo a più ragguardevoli personaggi di Roma, dell’ amicizia de quali egli godeva (De Homin. doctis. p. 44). Egli ancora racconta (De Cardinal, p. a5) die <loj>o la morte di Alessandro avendo preso a esaminarne le carte, vi trovò tre predizioni di astrologi, nelle quali gli veniva predetto l’ onor della porpora a cui sarebbe arrivato. Ma nulla di ciò è avvenuto, dic egli (ib. p. 190); perciocchè egli è morto nella più fresca sua gioventù non già cardinale, ma segretario apostolico, nè egli ha avuto agio ad accrescere la sua fortuna, e a coltivare il suo talento poetico, mentre per altro non era difficile ad.avvenire che per la-fama del suo ingegno e del suo sapere. fosse fatto un dì cardinale. Il Coppi alla carica di segretario apostolico aggiugne quella di segretario de’ Brevi, e dice (Ann. di San Gimign) eli’ ei fu ancora nuncio apostolico, e che morì in età di 30’anni nel 14^4- >° penso che debba differirsene di qualche anno la morte. Tra le Poesie manoscritte di Alessandro, che si conservano presso questo sig march Giambattista Cortese da me nominato altre volte, molte ve ne ha scritte ad Ludovi(11) L’orazione rii Alessandro Cortese, colla lettera del medesimo al vescovo di Segni. e la risposta del vescovo scritta a" 2) di gennaio, fu stampata m <|iiel1 anno medesimo in Itoma, e ne fa mpuzic ne il P. Audifredi {Cai. rom Ed sarc. xr. p.). E una eo|na uis. conservasene anche nell' Ambrosiana di Milano.