Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/196

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i4io unno rum Francorum Regem. Or esse sembrano certamente scritte non a Luigi XI morto nel 1483, quando troppo giovine era il Cortese per aver coraggio d indirizzare le sue Poesie a sì potente monarca, ma a Luigi XII che cominciò a regnare nel 1497. In fatti in una di esse nomina gl’ immediati predecessori di questo re, cioè Carlo VIII e Luigi XI. Occurratquc rerens actas 1 hinc pectoris alti Carolus armipotens, illinc dignissimus astris, Et mundi Ludovicus amor, ec. Se fosse vero ciò che dallo stesso Coppi si afferma, che Alessandro fosse nuncio apostolico, potrebbe credersi che con tal carattere ei fosse mandato in Francia. Ma dal suddetto componimento sembra raccogliersi ch’ ei non vi andasse che per desiderio di conoscere quel sovrano: Nam me aurea tantum Impulit ausonias volitans tua fama per oras, Jussit et Italiam patriosque relinquere fines. Questi versi ci mostrano ch’ ei certamente fu in Francia, il che ancora comprovasi da altre sue poesie. Anzi da esse mi sembra che possa raccogliersi congetturando ch’ ei morisse o nello stesso anno i4i)8, o nel seguente, prima che Luigi XII scendesse armato in Italia; perciocchè di questa spedizione in tutte le poesie da lui fatte in lode di quel sovrano ei non fa mai alcun cenno. Oltre le suddette Poesie manoscritte si ha alle stampe un Panegirico in versi eroici da lui scritto in lode delle imprese di