Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/224

Da Wikisource.

» 438 LIBRO Beatrice moglie di Lodovico il Moro, ed altre non poche poesie latine, libri in somma di ogni genere, e in numero tale che reca gran maraviglia, trattandosi singolarmente di un uomo che visse soli 53 anni, ed in continue tra\ ersie. A me basta accennar queste opere di passaggio, anche perchè, non avendone veduta alcuna, non posso per me stesso decidere qual ne sia il pregio. Oltrecchè nulla ci lascia a bramare su questo punto il sopraccitato scrittore, il quale ancora ragiona delle medaglie coniate in onor del Pontico, e di altre testimonianze di stima ch’ egli ebbe da’ principi e da’ letterati di quella età, le quali sempre più ad evidenza ci pruovano ch’ ei giunse ad ottener nome non ordinario fra’ dotti. XXXV. Nel tessere fin qui la serie degli scrittori di poesia latina ne abbiamo incontrati non pochi a’ quali fu conceduto l’ onore della corona. Ma or ci conviene per ultimo unirli insieme, e schierar quasi in buon ordine tutti i poeti cinti d’alloro. Il che gioverà a mostrarci, come si è già accennato, che questo onore degenerò presto dalla prima sua istituzione, e che fu conceduto non rare volte più che al merito de’ poeti alle lor brighe e anche al loro denaro; benchè pure se ne incontrino alcuni a cui la corona fu troppo tenue ricompensa de’ lor talenti e de’ loro studj. Sigismondo l'n il primo tra gl imperadori di questo secolo, che la concedesse ad alcuni. Antonio Panormita e Tommaso Cambiatore da Reggio, già da noi nominati, tra gli storici il primo, il secondo tra’ poeti italiani, ebbero da lui questo onore