Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/226

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144° LIBRO Fratelli Amasei, padre il primo, il secondo zio del celebre Romolo, ebbero lo stesso onore dal sovrano medesimo a’ 2 di settembre del 1489 in Duino terra posta tra l’Istria e ’il Friuli come pruovasi co’ monumenti pubblicati dall'eruditissimo sig. ab Flaminio Scarselli, ove ancora si potranno vedere più altre notizie di questi due fratelli, tra’ quali Gregorio singolarmente ci lasciò non pochi saggi del suo sapere (Vita Rom. Amas. />. 4, 166, 174, cc.) (a). landa lo studio con cui egli si adoperò ad emendare e correggere le edizioni che allor facevansi degli scrittori. Ei fu uomo ben istruito net greco; e abbiamo alcune orazioni di S. Basilio e di S. Giovanni Crisostomo da lui tradotte in latino, e stampate in Trevigi nel i4/6. Ei fu ancora pubblico professore di belle lettere in Venez.ia; e la corona d’alloro non fu il solo titolo che avesse ad ottener qualche nome tra’ coltivatori de’ buoni studi. Molte poesie latine se ne conservano nella libreria di S. Michel di Minano, nel cui Catalogo se n1 ò dato ancor qualche saggio (p. 1014). Ei fu veramente natio di Asolo, ma passò poi ad abitare in Trevigi; e più copiose notizie re ne ha poi date il eh. sig. co. l’ie— Irò Trieste de’ Pellegrini nel suo saggio di Memorie degli Uomini illustri di Asolo (p. io3, ec.). 104) Di Gregorio Amaseo, e della scuola da lui per qualche tempo tenuta in Udine, io ho alla mano alcuni pregevoli documenti trasmessimi dal più volte mentovato signor ab Ongaro. Ei fu eletto a maestro di grammatica in Udine l’ an 1483, quando ne partì il Sabellico, che gli era stato maestro; e sembra che l’Amaseo avesse non picciola parte nel fargli soffrir que’ disgusti che finalmente lo costrinsero a partire. Benché 1’ Atriaseo ancora fosse uomo dotto, era nondimeno accusato di non lieve trascuratezza nell'esercizio del suo impiego, e fu più volte sull' orlo di essere congedato. Ma sostenuto da personaggi potenti, tenne la cattedra, finché il delitto commesso con una monaca di Udine,