Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/390

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lGi>4 LIBRO L1V. Angiolo nato in Monte Pulciano, da cui egli prese il soprannome di Poliziano, a’ 24 di luglio del 1454, ebbe a suo padre Benedetto Ambrogini, detto più brevemente Cini, dottor di legge, ma assai povero di sostanze, come lo stesso Angiolo sinceramente confessa (al. (a) Ilo scritto senza punto esitare che il Poliziano fu della famiglia degli Ambrogini, detta anche talvolta per abbreviamento de’ Cini, perchè i documenti che il Menckenio ne arreca (Vita Polit, p. 13, ec.) rendono indubitabile che questo ne fu il cognome, e non quello de’ Bassi, come altri avean creduto. Essi sono il testamento di Giovanni Pico dalla Mirandola fatto il 1 di settembre del 1493, a’ cui egli tra’ testimonj si sottoscrive: Ego Angelus Politianus filius Domini Benedicti! de Cinis Dei retorum Doctor et Canonicus Florentinus; e l'atto rogato, quando gli fu conferita la laurea a’ 23 di dicembre del (1485, in cui egli è detto D. Angelus fil. egregii Doctoris D. Benedicti de Ambroginis de Monte Politiano Prior saecularis Collegiatae Ecclesiae Sancti Pauli Florentini. Nondimeno il p. Lagomarsini (in Not. ad Gratian, de Scriptis invita Minerva, t. 1, p. 45) fa menzione in una copia ch egli avea del primo tomo delle Opere del Poliziano stampate in Lione nel (1533, nella prima pagina della quale leggevasi una nota d’incerta ma non fresca mano, in cui lo scrittore riportava parte di una lettera del Poliziano da lui trovata al fin di un Catullo dal Poliziano medesimo postillato, cioè le seguenti parole: Tu, lector, boni consule.... meminerisque Angelum Bassum Politianum, quo tempore huic emendationi extremam imposuit manum, annos decem et octo natum fuisse. P ale facondissime lector. Florentiae MCCCCLXXIII pridie Idus Sextiles. Tuus Angelus Bassus Politianus. Se non avessimo i due documenti accennati. questa nota per certo sarebbe assai autorevole a provarci che la famiglia del Poliziano fu de’ Bassi. Ma in confronto di quelli la nota perde ogni forza; anche perchè non