Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/462

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1676 LlBltO pieno ili amn e di meriti morì in Firenze nel 1491). Molle sou le opere da lui composte, delle quali si può vedere il catalogo presso il co. Mazzucchelli che distingue le stampate dalle inedite. Abbiam già rammentato il dialogo sull’origine de Servi stampato solo nel 1727, a cui si possono aggiugnere le Vite di alcuni Santi dell'Ordine medesimo. Abbiam pure accennata la Storia di Mantova, che in quella città conservasi ancor manoscritta, da lui composta, mentre era nell’Ordine di S. Spirito, ed ivi si trovava circa il 1482; intorno alla quale si posson vedere più minute notizie nella elegante non meno che erudita Dissertazione delle Lettere e delle Arti mantovane del ch. ab. Bettinelli (p. 40) (*). Più altre opere di diversi argomenti veggiamo a lui attribuite, oltre i Sermoni, de’ quali si hanno alle stampe due Quaresimali. Lo stile e l’eloquenza di Paolo non è guari dissomigliante da quella degli altri oratori di que’ tempi. Solo egli più frequentemente di tutti gode di citar passi del Petrarca e di Dante, come se essi fossero due autorevolissimi santi Padri. Anzi di ciò si vanta nella prefazione al primo suo Quaresimale, dicendo di voler comentare e spiegare le loro poesie. Il che ha tratto in errore alcuni che fondati su tali parole l'han fatto autor di comenti su quei’ due poeti. All’ Ordin medesimo appartiene F.Aie(*) Un codice a penna della Storia di Mantova dell’Attnvnnti trovasi ancora nella libreria Farsetti, e se ne può vedere la descrizione nel Catalogo de' MSS. della medesima (p. 106, ec.).