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Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/552

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1766 L1UAO bencliè io vegga unanime il consenso di quasi tutti i moderni scrittori nel dar tal gloria a Leonardo, monumenti autentici nondimeno mi costringono a discostarmi dal lor sentimento. Al principio di questo capo medesimo abbiam provato che Francesco Sforza fu l’autore di quel canale, nè egli potè impiegarvi Leonardo che aveva solo 14 anni, quando Francesco morì. Alle pruove allora recatene si posson aggiungere due decreti ducali che si hanno alle stampe; il primo della duchessa Bianca Maria moglie dello stesso Francesco, in cui prescrive il modo con cui si debbon condurre le acque di quel canale per le irrigazioni, ed è segnato agli 11 di settembre del 1465 (Relaz. del Naviglio della Martesana, p. 30), dal che si raccoglie che già serviva allora a pubblico uso; l’altro de’ 16 di maggio del 1483 del duca Gian Galeazzo Maria, in cui egli dice espressamente: La fel. mem, dell'Illustrissimo Sig. Duca Francesco nostro Avo fece$ fare o costruere il Naviglio nostro di Martesana, ec. (ib. p. 4). Non potè dunque certamente aver Leonardo alcuna parte nel lavoro di questo canale. Potrebbe credersi forse, e a ciò in fatti sembra alludere il du Fresne, ch’egli fosse adoperato nel formare un altro canale tentato inutilmente alcuni anni dopo, e poscia ancora più volte, e finalmente in questi ultimi anni di nuovo intrapreso. Perciocchè a render navigabile tutto il fiume Adda, sicchè dalla Valtellina si potesse venir per acqua a Milano, opponendosi lo spazio di 4280 braccia di lunghezza, in cui il fiume cade rovinosamente fra molti scogli per