Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/117

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PRIMO io3 et doctrina, nunc demum institutae Academiae nostre praelectorem, doctorem, et moderatorem eligimus... pro mercede sua annua incipiendo a prima die Decembris millesimo quingentesimo sexagesimo secundo capiat scutatos trecentos quotannis persolvendos. In falli a1 C> (li dicembre dello stesso anno recitò il Nizzoli un’orazione latina per l aprimento di quel pubblico Studio, che fu poi stampata l anno seguente in Parma col titolo: Marii Nizzolii lì nocelle usis Oratio habita in principio Academiae Sabulonetanae tam Graecae quam Latin ac ab illustriss. Principe Vespasiano Gonzaga in Sabuloneta sua nuper a sè condita mi per institutae. Ella tutta si volge intorno alle lodi di Vespasiano, sì per quella città da lui fabbricata di nuovo, sì per le scuole da lui ivi aperte, sì finalmente per le molte virtù di cui egli era adorno, Io ne recherà solamente tradotto in italiano un breve periodo in cui egli ragiona degli studi di questo principe: Noi non udiamo già per altrui relazione, ma veggiamo di presenza noi stessi non rare volte, e con nostra gran meraviglia, con qual dottrina. con qual memoria, con qual sottigliezza voi ragionate sovente or de versi de’ poeti, or de' monumenti delle storie, ora delle opinioni degli astrologi, or di altre somiglianti arti liberali. e delle più recondite scienze, sicchè ci sembra che voi possiate a ragione stare al confronto con molti illustri professori delle arti e delle scienze medesime. E ciò voi fate non essendo ancor giunto a' 33 anni di età, cioè circa il mezzo di vostra vita. A ragione dunque Torqualo