Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/142

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» XXXVIII. Di diversi personaggi 1^8 LIBRO quistione, ed essendo il marchese di sentimento diverso dal suo, questi gli ordinò che stendesse in iscritto le sue ragioni, avvertendolo però in aria di scherzo, ch ei voleva star fisso nella sua opinione; ma non sì tosto ebbe lette una parte dello scritto del Muzio, che si diè vinto senza difficoltà (Avvertim. morali p. 64, ed. ven. 1572). E più altre lodi ei ne dice in diverse delle sue egloghe. Il suddetto viaggio però fu fatale al marchese; perciocché fanno seguente essendo ancora in Piemonte generale deiformi Cesaree, e venuto a battaglia contro de’ Francesi, vi fu sconfitto e ferito. A questa sventura un'altra peggior se ne aggiunse, cioè l accusa datagli presso l imperadore di soverchie gravezze imposte allo Stato di Milano, di cui era governatore, e il poco favorevole accoglimento che trovò alla corte imperiale, pel quale mal soddisfatto tornò a Vigevano, ove poscia morì l’ultimo di marzo del 1546 in età di soli 43 anni (V. Giovio Lettere p. 19, ed. ven. 1560). Il co. Mazzucchelli ci ha datomi esatto catalogo delle molte Rime che qua e là se ne leggono sparse in diverse raccolte, e insiem le notizie di alcune medaglie in onor di esso coniate (Scritt. it. t. 1, par. 2, p. 1222). Giovanni Tosi, di cui direm tra gli storici, avea scritta la Vita d Alfonso. Ma questa non ha mai veduta la luce, e di un uomo sì benemerito degli studi poche notizie ci sarebbon rimaste, se gli scrittori poc’anzi citati non ce n avessero fatto nelle lor lettere i riferiti elogi. XXXVIII. Nello stesso regno di Napoli, ov era stabilita la casa del marchese del Vasto,