Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/179

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primo 1(35 passar professore in Cracovia j ma egli non avea voluto mancare all’impegno che colla Repubblica veneta avea contratto., Or ecco di qual nome le università italiane, e quella di Padova singolarmente, godevano in quel regno: Quii ni cnim, gli dic egli, ab urbe regia longe absens in ultimis Regni tui finibus bellum gore re s, ad omnia fere Italiae gjmnasia, cui Patavina ni prac serti ni, nuncios misisti. qui litcrafos vi ras omniumque disciplinarum professores Cracoviam magnis propositis praemiis tuo nomine advocarent. Quamvis enim in illa nobilissima urbe Gymnasium vetustissimum adhuc floreat in quo viri, ut audio, eruditissimi omnes liberales disciplinas magna cum laude prnfitentar 7 eo tamen tu non consentus, simulatque regnum inisti, novam Academiam accersitis ex Italia doctoribus extruere constituisti ». Così veggiamo questa università da diversi scrittori e in diversi tempi rappresentarcisi in diverse maniere; il che ci mostra ch ella era comunemente in ottimo e lieto stato, ma soggetta insieme a quelle vicende e esposta a que lamenti a cui tutte le università sono esposte, o per l'incostanza dei tempi, o pe difetti, o pe capricci degli uomini. Il.Facciolati ci ha data la serie di tutti i rettori così dei' giuristi come degli artisti, a’ quali fu in questo secolo affidata la cura di quello Studio. E tra’ primi son degni di special ricordanza il co. Giorgio Paleocappo dell'isola di Candia, che l'anno 1 f>44 fece che si riformassero gli Statuti di essa, e che con provide leggi se ne accrescesse il concorso che sembrava diminuirsi Facciol, l. cit.