Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/180

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i6(> ' j.iiiro p. io); Ferdinando I)adda milanese die noi1 anno i545 andoSsene a Venezia con singolare magnificenza a congratularsi col nuovo doge Francesco Donati, e nell’anno seguente rallegrò gli scolari e Padova tutta con magnifiche feste (ib. p. 11); Agostino Mozzi bergamasco, che nel 1558 pubblicò novecento proposizioni che tutta abbracciavano la giurisprudenza, e gran parte innoltre della teologia, della filosofia e della matematica, e per sei giorni di seguito pubblicamente le sostenne nella cattedrale con grande stupore degli ascoltanti (ib. p. 14) > Giambalista Florio udinese, che nell’anno stesso, compito il suo magistrato, fu sulle spalle degli scolari riportato alla sua casa; ed essendo morto Tanno seguente, fu onorato di solennissime esequie (ib.); Carlo Federigo da Ossa Sassone, che nel 1565 profuse per sostenere splendidamente la carica sino a quattordicimila scudi «foro (ih. p. 27). E ciò basti aver accennato intorno allo stato dell’ università di Padova in questo secolo. Delle leggi in diversi tempi pel regolamento della medesima promulgate, de’ diversi collegi ivi istituiti, e di altre cose ad essa attinenti, ognun può vedere un minuto ragguaglio nell opera più volte accennata del Facciolati, che a questi tempi comincia ad esser più esatta e più copiosa. IV. Benchè le leggi delle Repubblica anche in questo secolo rinnovate, affin di render più popolose le scuole di Padova, vietassero di tenerle altrove, ciò però doveasi intendere solamente riguardo alle scienze maggiori; che quanto alla letteratura greca e latina eranvene