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piccioli tiranni che si eran fatti signori qual di una, qual di altra città di quelle provincie, contro di essi assoldavan truppe e il pontefice sotto pretesto di recuperare il suo Stato, aa’altro non aspirava che a dargli nel suo figliuolo un troppo più formidabil sovrano. Alessandro sorpreso da morte nel 1503 non potè vedere interamente eseguiti i suoi disegni, e Cesare dopo diverse vicende gli tenne dietro quattro anni appresso, ucciso in guerra nella Navarra, ove fuggito da più prigioni era andato a militare. Ma ciò non ostante lo Stato ecclesiastico non ebbe pace. Giulio II, detto da prima il cardinal Giuliano della Rovere, nipote di Sisto IV, dopo il brevissimo pontificato di Pio III, salito sulla cattedra di S. Pietro, diede tosto a vedere un animo più guerriero che non si potesse aspettare dal vicario di Cristo. Fermo di recuperare gli Stati della Chiesa, non solo radunò truppe, ma le condusse egli stesso, e si fe’ generale di armata; e molte città gli venne fatto di togliere, altre a piccioli principi, altre a Veneziani che sul finir del secol precedente le aveano occupate.


Successi della lega di Cambray. II. Frattanto contro questi ultimi si andava segretamente formando un turbine spaventoso, che scoppiò l’anno 1508 nella famosa lega di Cambray. Massimiliano imperadore, Lodovico XII re di Francia, Ferdinando re d’Aragona, il papa, i duchi di Savoia e di Ferrara e il marchese di Mantova uniti a’ danni di questa Repubblica, da ogni parte le furon sopra con tali forze, che pareva che qualunque più formidabil potenza dovesse rimanerne oppressa.