Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/294

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2^0 LIBRO XXVI. Dell'accademia degl Invaghiti fondata in Mantova nel 1562, e non nel 1550, o nel 1565, come altri hanno scritto, si è già detto nel ragionare di Cesare Gonzaga signor di Guastalla, che ne fu fondatore. Il Castellani scrivendo da Mantova a’ 7 di novembre del! 1562 al cardinale Navagero: Non ignoras#, gli dice (f'pist. I. 1, p. 14)» in hac antiquissima et nobilissima urbe omnes ingenuas# artes#... ac in primis Poeticen mire semper floruisse. Quamoh rem ex praestantioribus ingeniis# ac eruditioribus viris in Principis mei aedibus Academiam ereximus, in qua cum in utramque partem disserendo, tum varios Rhetorum ac Poetarum locos explicando, maxima cum nostra laude ac progressu alternis diebus exercemur. Abbiamo accennata la Raccolta di Poesie che da essa fu pubblicata nel i5(>4 in morte del cardinale Ercole Gonzaga, nella cui prefazione si fa un magnifico elogio del detto Cesare. Gli accademici in quella Raccolta compresi sono Giulio Castellani, Silvio Calandra, Scipione Gonzaga, Gianfrancesco Pusterla, Silvio Pontevico, Giulio Cesare Gonzaga, Stefano Santino, Carlo Valenti, Alessandro Andreasi, Ercole Udine, Ippolito Alterica, Giambattista Susio, il cavalier Nuvoloni, Stefano Guazzo, Marcello Donato, Massimo Fanoni, Carlo/affaldi, Dionisio Preti,, la maggior parte de’ quali son noti ancora per altre opere da essi date alla luce. Il favore di cui costantemente onorolla il suo fondatore, la rendette ne primi anni gloriosa e fiorente al pari e forse più d’ ogni altra d Italia. Moltissime sono le lettere