Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/427

Da Wikisource.

SECONDO 4 * 3 notizia di queste turbazioni suscitate in Germania. Ivi Silvestro da Prierio Maestro del Sacro Palazzo, e generale Inquisitore, valentissimo nella Teologia specialmente Morale, come ne suoi volumi si scorge, rifiutolle in un Discorsetto dedicato al Pontefice. Ma il discorso, quant era acconcio in mostrar l’ equivoco delle ragioni apparenti apportate da Lutero, tanto era asciutto per convincere con ragioni opposte la falsità delle sue proposizioni, condannandole più d una volta per eretiche, e non valendosi quasi d altro luogo contro di esse, che dell' autorità Pontificia. Onde questa Scrittura da un lato irritò Lutero, per vedersi altamente ingiuriato dagli emuli, a quali la superbia umana non vuol mai darsi per vinta; dall altro lato gli fece credere, che senza impugnare la podestà del Papa non potea fuggire questa vergogna, e che con impugnarla non gli resterebbe altra difficoltà notabile da superare. Alcuni altri opuscoli stampò poscia Silvestro sullo stesso argomento, il che sembra smentire l’asserzione di Erasmo, cioè che il papa gli imponesse silenzio. Ma di essi, e di molte altre opere di diverse materie da lui composte parlano a lungo i PP. Quetif ed Echard (Script. Ord. Praed. t. 2, p. 55, ec.); nè io credo o utile o necessario il dirne più oltre (a). (a) Tra’ primi a sorgere contro Lutero dee anche annoverarsi il P. Isidoro Isolani domenicano, che fin dal cominciare dell' eresia prese ad impugnarla. come si può vedere dalle notizie che ce ne ha date V Argel iti (Bibl. Script, mediol. t. 1, pars 2, p. 7 44) • ‘1 quale delle opere dell Isolani le ha date assai più copiose c