Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/472

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458 LIBRO per giudizio pubblico della Corte Romana...: Che se l Maestro non voleva, che il libro si pubblicasse, bastava assai generai pnnbizionef e lo poteva far con modo gentile et honorevole se egli è tale, qual voi mi dite. A me è stato forza, per ovviare a tanta infamia, mandar le censure et le risposte a Lione, non perchè si stampino, ma perchè si vedano; et scrivere a qualche huomo da bene là con lamentarmi delfatto del Maestro, ec. Il Sadoleto inviò il suo Comento alla Facoltà teologica dell’università di Parigi, perchè ella colla sua approvazione riparasse l’ingiuria della condanna fattane dal maestro del sacro palazzo. Ma essa ancora nominati avendo due teologi a esaminarlo, questi segnarono qualche proposizione; e la Facoltà ordinò che si scrivesse al Sadoleto, per ottenerne lo schiarimento (V. Du Plessis, Collect. Judicior. t. 1 ad calc. p. 8). Il Sadoleto frattanto avendo mandata al pontefice un' apologia del suo Comento, ed essendosi in questo affare frapposto il cardinale Contarini, il libro del Sadoleto fu dichiarato cattolico, e permessane la lettura. Credo vostra Magnificenza, scrivea Girolamo Negri famigliare del Contarini a Marcantonio Micheli a’ 6 di dicembre del 1535 (Lettere di Principi, t 3, p. i ih), ed. Ven. 1577); intendesse già il travaglio li fu dato (al Sadoleto) dal Maestro del S. Palazzo sopra li Comentari suoi de l Epistola di S. Paolo alli Romani, accusandolo de here.sìa, et vetando li libri non fosser venduti. Il Vescovo mandò qui al Papa una bella apologia; et era attaccata una grossa scaramuzza con questo Frate suo