Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/492

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4:3 L1BHO abbia trattato con qualche esattezza, è stato Giovanni Frickio (Scnelhuni A ¡noeti, litter. L i1, P- '*3:j ec')y a cui però più altre cose si debbon aggiugnere. Egli ebbe a padre Girolamo Morone gran cancelliere dello Stato di Milano, e celebre pe suoi maneggi e per le sue vicende al principio del secolo xvi. Da lui e da Amabilia Fissiraga di lui moglie nacque Giovanni in Milano a’ 25 di gennaio del 1 Joy. Molti affermano ch’ei fece i suoi studj nell’università di Padova, e ne recano in pruova una lettera da lui scritta al cardinale Polo, in cui dicono che ciò da lui stesso si narra. Tra le lettere del Morone al Polo, inserite ne cinque tomi dati alla luce dal cardinale Querini, a me non è avvenuto di ritrovar tal notizia. Molto meno io so su qual fondamento abbia il Muratori asserito (Marat, l 'ita del Castelv. p. 13) che il Morone fanciullo fu allevato in Modena, che qui attese agli studi, e che insiem col padre fu ascritto a questa cittadinanza, del che anzi mi viene affermato non esservi negli archivii di questa città monumento veruno (’). Ovunque egli studiasse, giunse presto ad ottenere tal nome, che il pontef Clemente VII a 7 di aprile del 1529, contando il Morone soli ventanni di età, il dichiarò vescovo di Modena (Ughell. It. sacra, t. 2 in Episc. Mutin.), alla (*) Ho poi trovati monumenti sicuri «.lei passar che fece il Morone in Modena qualche parte della sua Ijiiciulle/.za, e della cittadinanza che più tardi qui ebbe. Del che si è parlato nella Biblioteca modenese (l. 3, p. 3oi, ec.) dove più stesamente si è esaminato tutto ciò che a lui appartiene.