Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/533

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SECONDO 5 UJ è ancora più a stupire che il Bellarmino potesse giunger in ciò tant’ oltre, perchè ei compose quel libro mentre in età ancor giovanile trovavasi in Fiandra, ed era faticosamente occupato nel leggere insiem dalla cattedra e nel predicare dal pergamo. XXXIV. Diverso genere di battaglie intraprese contro gli eretici Girolamo Muzio cortigiano insieme e teologo, ed uno degli uomini più laboriosi che in questo secolo fiorissero, ma poco felice nel ritrarre da’ suoi studi quel frutto che parea loro doversi. Appena vi ha scrittore che di lui ci ragioni. Apostolo Zeno avea disegnato di scriverne stesamente la Vita (Note al Fon fan. t. 1, p. 42; Letter, t. 3, p. 33), e già erasi in essa molto avanzato, ma la morte non gli permise di compierla. Da ciò ch egli sparsamente ne ha detto nelle sue Note al Fontanini, e nelle sue Lettere, e dalle opere stesse del Muzio e da molte lettere inedite del medesimo, io raccoglierò le più importanti notizie intorno a questo valoroso scrittore, detto a ragione martello degli eretici de’ suoi tempi. Cristoforo Nuzio oriondo da Udine, ma nato in Giustinopoli, ossia Capo d Istria, ove Giovanni di lui genitore trasportata avea la famiglia, fu il padre di Girolamo che nacque in Padova ai 12 di marzo del i4i)6, e cambiò poscia per vezzo d antichità il suo cognome di Nuzio in quello di Muzio (Note al Fontan. p. 40; Lett al Fontan. p. 139; Zeno, Lett. t. 3, p, 44) Rafaello Regio, Battista Egnazio e Vettor Fan sto gli furono maestri (Muzio, dedica delle sue Lettere, ed. ven. 1551). In età di diciott1 ami