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Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/544

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53o LIBRO avendo stampata una lettera al marchese di Pescara, in cui reudevagli conto della sua fuga e del gittarsi che avea fatto tra Protestanti, il Muzio gli fece una forte risposta, e la diè alle stampe nel 1558; ed avendo il Betti fatta una lunga confutazione della risposta del Muzio, questi le contrappose le Malizie Bettine stampate in Pesaro nel 1565. Nove anni tardò il Betti a far nuova risposta al Muzio, e solo nel 1574 pubblicò le sue Difese, quando il Muzio era omai troppo vecchio per rientrare in battaglia. Nè solo contro gli apostati italiani, ma contro gli oltramontani ancora impugnò il Muzio la penna, cioè contro il Bulengero da lui confutato col libro a cui diede il titolo di Bulengero riprovato, e contro il Vireto, a cui oppose la Difesa della Messa, de Santi e del Papato contro le bestemmie di Vireto. Più altre opere finalmente furon da lui pubblicate contro gli eretici, come l Antidoto cristiano, le Lettere cattoliche, l’Eretico infuriato, la Cattolica Disciplina dei principi, i Tre Testimonii fedeli, la Risposta a Proteo e la Selva odorifera che contien molti de trattati già indicati, e alcune altre, fra quali la risposta alfApologia anglicana. Di queste opere teologiche del Muzio si può vedere il catalogo nella Biblioteca dellTIaym (L 2, p. 619, ec. ed. Mil. 1773), e in quella del Fonini colle Note di Apostolo Zeno (t. 2, p. 443), il qual ultimo scrittore osserva il grave abbaglio preso da compilatori del Catalogo della Biblioteca del re di Francia, ove il Muzio in vece del Betti è annoverato tra gli scrittori eretici. Anche in latino scrisse il Muzio un