Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/594

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580 LIBRO rallegra il medesimo Calcagnòli (ih. p. 145). Ei nondimeno, come afferma il P. Morando, fu poscia chiamato a regger la canonica di Reggio; e in fatti la lettera da lui scritta a Erasmo in difesa della sua Sposizione de’Salmi xvm c cxxxvm cel mostra in questa città, ed ivi pure cel mostra nel 1533 la lettera con cui dedica a Giulio Pflug quella Sposizione medesima. Nell’anno stesso cel mostra priore di S Secondo in Gubbio una carta de’ 25 di ottobre, che in quella canonica si conserva. Paolo III al principio del 1538 lo elesse vescovo di Kisamo in Candia, e abbiamo una lettera del Calcagnini de" 20 di febbraio del detto anno, in cui con esso lui si rallegra di questo onor conferitogli (ib. p. 192). Nell’anno stesso, poichè l’Aleandro bibliotecario della Vaticana fu annoverato tra'cardinali, Paolo III conferì quell’onorevole impiego allo Steuco (Mazzucch. Scritt ital. t. 1, par. 1, p. 4l9G e può vedere il chirografo di quel pontefice, segnato a’ 27 di ottobre del i.r>38, nella serie de’ bibliotecarii della Vaticana, premessa dagli Assemani al Catalogo de’ MSS della medesima. In esso egli è detto electo Chisamensi; ed è falso perciò, ciò che alcuni affermano, che'ei fosse prima bibliotecario e poi vescovo; e io non trovo pure indicio di ciò che da altri si narra, cioè ch ei risedesse per qualche tempo al suo vescovado. Le malattie di Agostino lo costrinsero a star lungo tempo in riposo a Gubbio sua patria, e perciò Paolo III destinò a farne le veci il cardinale Marcello Cervini; e morto poscia lo Steuco, gliel diè a successore, ma a viva voce,