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SECONDO 583 XLIX. Di Giambattista Folengo monaco casinese, se volessimo seguire il parere degli scrittori Protestanti, noi avremmo dovuto parlare insieme coll'Ochino, col Zanchi e con altri di tal sorta apostati dalla cattolica Religione. Il Gerdesio lo annovera francamente tra essi (Specimen Ital. reform. p. 253), e in varii passi dell’ opere di questo interprete trova chiaramente espresse le opinioni di Lutero. Ma ciò non ostante il Folengo fu sempre ed è tuttora riconosciuto scrittor cattolico. Egli era nato in Mantova di nobil famiglia, ed era fratello del famoso Teofilo, di cui diremo altrove. L’epoca della sua nascita e del suo ingresso nell’Ordine di S. Benedetto è chiaramente fissata da lui medesimo, ove afferma ch'egli stava scrivendo nel 1542, e che allora avea 52 anni di età, e che già da 36 anni era monaco (Comm. in Ps. 148). Era-adunque il Folengo nato nel 1490 e si era ritirato nel chiostro, nel monastero di S. Benedetto, di Mantova, l’an 1506, e non nel 151 2, come affermasi dal P. Armellini (Bibl. bened. casin, pars 2, p. 24). Fu poscia priore di quel monastero medesimo, e indi abate di S Maria del Pero nella Marca Trivigiana, e soggiornò qualche tempo in Monte Casino. I Comenti su tutti i Salmi di Davide e sulle Epistole canoniche da lui pubblicati il fecero rimirare come uno de’ più dotti interpreti che allor vivessero; e si posson vedere raccolti dal P. Armellini gli elogi con cui ne ragionano Sisto da Siena, il Possevino, il de Thou, il Dupin, il Calmet e molti altri scrittori. Ma queste appunto sono le