Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/109

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SECONDO n oq archivio di Guastalla, dalle quali raccogliesi che il Ceresara, detto ivi Cesarea, avea tradotta l1 A ulularia di Plauto, e inviatala in dono al Gonzaga; che questi promesso gli avea di farla rappresentare in Gazzolo, e che innoltre aveagli ordinata la traduzione di non so quale tragedia greca. Ma niuna di tali versioni ha veduta la luce. Rivoltosi poi all’ astrologia, giunse in essa a tal nome, ch essendo egli morto nel 1532 in età di 66 anni, il co. Niccolò d Arco ne fece un magnifico elogio, lodandone principalmente il raro valore nel leggere nelle stelle gli avvenimenti futuri (l. i, carni. 18). Abbiamo alle stampe alcune operette superstiziose tradotte dall arabo, o dal latino, che appartengono all’interpretazione de’ sogni, alla geomanzia, alla chiromanzia, ec., e che van sotto il nome or di Tricasso Mantovano, or di Tricasso Cesariense, or di Tricasso de Ceresari, e io dubito ch’ ei sia lo stesso che Paride. Del palazzo da lui fabbricato in Mantova, e delle opinioni del basso popolo intorno ad esso, ragiona l ab. Bettinelli (Delle Lett, ed A rii manlov. p. 118). Ma vegniamo ai’ due scrittori d’effemeridi. Del Gaurico, oltre più altri scrittori, parlano il Toppi (Bibl. napol.p. 192). il Nicodemi Addiz. al Toppi, p. 154) e il Tafuri (Scritt del Regno di Nap. t. 3, par. 2, p. 113, ec.). Egli era nato in Gifuni nella provincia del Principato citeriore nel regno di Napoli nel 1475 e dopo avere per qualche tempo professata in Napoli l’astronomia, passò a sostenere la stessa cattedra in Ferrara, e ciò fu probabilmente nel 1507; nel qual anno incitò ivi f orazione