Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/127

Da Wikisource.

SECONDO ^27 gran duca Cosimo passò a Bologna, ove fu in quelf università professore di matematica. ed ivi ancora lasciò un* immortale memoria del suo saper astronomico nella gran meridiana da lui fattura solamente del piede con i due cerchii costa 400 scudi, il quale è fatto con invenzion nuova talmente, che con un sol dito sì gran macchina si muove per tutti i versi, e si fa alzare et abbassare i poli con facilità grandissima. Quanto poi alle due palle, che il Sig. Bolognetti Scrive, io li scrissi, che l avrei servito per far piacere a V. Sig. et anco alli Signori Bolognetti, et l ho molto sentito lodare per quel compito Sig. ch egli è., più che per voglia che io ne abbia, perchè quando volessi farne. ha rei che fare pur troppo, e posso far dette palle anco in dono, ancorchè io sia povero frati ce Ilo, che con quei pochi denari, che ho ogni mese da loro A. f abbia a vivere io con chi mi serve. Ho scritto quel prezzo per servire Sua Signoria da quel prezzo, perchè la saprei servire anca da minor prezzo, perchè mi dà il cuore di ballare ad ogni sorta di suono. Ma per fare due palle compite, io so la spesa, ch io ci harei da fare oltre la mia fatica, et perciò dissi che quando saranno fatte, se Sua Signoria non le vorrà, le lasci a me, che non mi mancherà che farne, et che della grandezza non mi dà noja un poco più o meno. Saranno colorite con azzurro ollramarino t et la terra de' suoi colori naturali, o se la vorrà si farà tutta d’oro con buona scrittura, et se vi volesse i monti di rilievo ve li farò, ma in sì piccolo globo non ve lo consiglierei, perchè so che non il soddisfaria, pure farò per servirlo tutto quello che vorrà, pur ch’io possa far cosa grata a V. Signoria, alla quale di tutto cuore mi raccomando, e si degni scrivendo al Sig. Francesco Bolognetti basciarli le mani in mio nome. Da Pitti alli 23 di Settembre. Di V. Illustre Sig. affezionatiss. Serv.’. F. Ignazio Danti.